Teatroterapia

La Teatroterapia è il risultato dell’interazione tra arte drammatica e terapia olistica. Le tecniche teatrali proposte si pongono l’obiettivo di sbloccare le tensioni del quotidiano e di stimolare una maggiore conoscenza di sé all’interno di un gruppo. Obiettivi ulteriori attinenti al campo della comunicazione, del movimento, dell’espressione di sé e della relazione con gli altri possono variare a seconda della tipologia di intervento richiesto.

La funzione educativa e terapeutiuca del teatro era stata già riconosciuta da Aristotele per poi essere formalizzata in un metodo con lo psicodramma moreniano; ulteriori esperienze da cui attinge la Teatroterapia sono state il Teatro dell’Oppresso in Sud America e il Playback Theater negli USA.

Dopo la pubblicazione della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” si è reso necessario regolamentare la figura degli operatori che utilizzano l’Arte come Terapia (tra cui il Teatroterapeuta). Grazie al contributo della Federazione Italiana Teatroterapia nella Commissione UNI si è redatta la normativa professionale delle Artiterapie. 

La Teatroterapia può essere applicato in ambiti di intervento molto diversi tra loro. 

La Teatroterapia trova un interessante ambito di applicazione in contesti di disabilità. Le persone con deficit motori, psichici o sensoriali possono trovare nel teatro uno strumento espressivo gratificante che potenzia la comunicazione verbale e non verbale, agevola la relazione con l’altro e dà spazio alle diverse abilità di ognuno.

Il Teatro Aziendale, molto diffuso in Francia e Inghilterra, si sta diffondendo anche nel nostro paese. La Teatroterapia prende spunto da questo metodo per elaborare un modello formativo ludico ed esperienziale finalizzato a potenziare il benessere relazionale del singolo in un contesto lavorativo e affinare la capacità di lavorare in gruppo.

Dipendenza da droghe, alcool, cibo, gioco, relazioni, lavoro, sport… un elenco infinito di dipendenze che si possono trasformare in patologia. La Teatroterapia può risultare un valido alleato per facilitare la condivisione del proprio percorso all’interno di un gruppo, per elaborarla con strumenti ludici e creativi e per fare un’esperienza di gratificazione alternativa a quella data dall’oggetto della dipendenza.

I bambini sono attori inconsapevoli perché il loro giocare a fare finta è spontaneo: con facilità si calano nei panni di un altro da sé e gli danno voce. I bambini giocano “seriamente”. Questa capacità di immaginare, fingere e giocare è uno spazio prezioso in cui la Teatroterapia può innestarsi per potenziare su un piano ludico quei processi virtuosi di comunicazione, inclusione ed espressione di sé che hanno delle conseguenze anche sul piano di realtà.

La Teatroterapia risulta molto efficace sul fronte della conoscenza reciproca e della comunicazione interpersonale: per questo è interessante il suo utilizzo all’interno dei gruppi, anche in situazioni di conflitto. La Teatroterapia offre degli strumenti utili per consolidare i legami nelle piccole o grandi comunità, in relazione al territorio in cui abitano e sensibilizzando i partecipanti su temi e problematiche comuni.

Spesso le Artiterapie vengono relegate nell’ambito della cura, del benessere e della formazione ma può essere interessante utilizzarle anche come strumento di indagine culturale vera e propria. La Teatroterapia può ad esempio essere utile per stimolare l’espressione di sé, guidare improvvisazioni teatrali e raccogliere materiale performativo che verrà poi elaborato in forma di spettacolo.

Non occorre essere affetti da patologie, disabilità o problemi relazionali per intraprendere un percorso di Teatroterapia. Tutti coloro che ritengono di voler esplorare se stessi attraverso il teatro, in un contesto di gruppo, ludico e creativo… sono i benvenuti! Tenete d’occhio la sezione Laboratori per non perdere nessuna proposta.