Quando le professioni arteterapeutiche sono state riconosciute in Italia nel 2013, i Servizi Educativi del Comune di Torino proponevano laboratori di arteterapia nelle scuole già da una decina d’anni. Obiettivo principale: potenziare l’integrazione degli alunni disabili nelle classi, superando un concetto prettamente assistenzialistico a favore di un modello sistemico ed inclusivo.
Un servizio che è cresciuto negli anni: nel numero di interventi e di operatori coinvolti ma anche nel riconoscimento del suo valore da parte delle scuole.
Attualmente uno staff di 5 operatori (teatroterapeuti, musicoterapeuti, danzaterapeuti e arteterapeuti) si occupa di proporre percorsi specifici nelle classi delle scuole elementari e medie che ne fanno richiesta.
Perché un ente pubblico dovrebbe investire nelle artiterapie? Risponde Paola Guerra, responsabile del servizio: “Le artiterapie hanno una forte valenza inclusiva in quanto prevedono un lavoro di gruppo all’interno del quale il singolo può far valere competenze apprezzabili che in altri contesti non emergono”.
Mi occupo della progettazione e conduzione di percorsi teatroterapeutici in questo servizio dal 2012.